Gli Anno Mundi sono una band romana di stampo sabbathiano formatasi nel 2009 su iniziativa del batterista Gianluca Livi e del chitarrista Alessio Secondini Morelli.
Per i primi 4 anni di vita, il progetto è costituito da questo duo che si serve di musicisti esterni: i cantanti Luca Jason Serafini e Federico Magagnini, i bassisti Stefano Denni (Virus), Franz Eissenberger (Morgana’s Kiss), Fabio Breccia (Following The Fool), Riccardo Cecchini (P38 Punk, Arimonium Rex), il bassista/chitarrista Luigi Ranieri (ACP).
I nostri partoriscono l’LP "Cloister Graveyard In The Snow" (2011), seguito dall’EP "Window in Time" (2013), entrambi autoprodotti in 100 copie formato vinile, caratterizzati dalla presenza di prestigiosi ospiti: Andrea Ciccomartino e Michele Raspanti (Graal), Alessandro Papotto (Banco del Mutuo Soccorso, Periferia del Mondo), Paolo Lucini (Ezra Winston), Manuela Tiberi (Rondò Veneziano).
Sempre nel 2013, firmano per la label milanese BTF/AMS la quale, pur essendo specializzata in prog, decide di inaugurare una divisione hard & heavy (Earshock) pubblicando i due vinili in un unico CD.
Recentemente, per completare la line-up, sono entrati ufficialmente nella formazione il cantante Federico “Freddy” Giuntoli (il quale ha in passato militato negli epici Martiria e collaborato, tra gli altri, con Titta Tani dei Goblin) ed il bassista Emiliano "Eme" Laglia (Aibhil Striga, Archangel): per la prima volta, i fondatori parlano di un ensemble con organico fisso e non di un progetto aperto facente capo ad un duo.
Proprio per questo motivo, nel concedere l'intervista ad Italian Doom Metal, la band ha deciso di dare prevalentemente spazio ai due nuovi membri.
1)Federico , Emiliano , come siete entrati in contatto con gli Anno Mundi ?
FREDDY: Il mio tramite è stato Andrea Ciccormartino (Graal) con cui sono amico da molto tempo e che conosce il mio timbro/tipo di voce e la mia pluriennale presenza sulla scena romana. Reputandomi adatto agli Anno Mundi, mi ha messo in contatto con Gianluca. Ho accettato volentieri questa nuova sfida.
EME: nel 2009, era un collega di lavoro di Alessio e, nel corso dell'estate, pensammo di farci una suonata tra amici, insieme a Gianluca, che gli era appena stato presentato da Andrea. Ci siamo trovati così bene che loro hanno voluto mettere su una band stabile mentre io, purtroppo, in quel momento ero impegnato con altri progetti e non ho potuto prendere parte alla cosa. Li ho seguiti da fuori, però, andando ai loro concerti, ascoltando la loro musica, vedendoli evolvere progressivamente. Nel novembre 2014 mi hanno chiesto nuovamente di entrare nel gruppo ed io, stavolta libero da altri impegni, ho accettato senza riserve.
2)Quali sono le motivazioni che vi hanno spinto ad abbracciare il progetto ?
FREDDY: è stata la voglia di misurarmi con un nuovo lavoro discografico dopo la passata esperienza con i Martiria (con cui ho realizzato "Roma SPQR" nel 2012, album che ha avuto ottime recensioni in Italia e in Europa) e di produrre qualcosa che venisse da radici comuni come l’Heavy Metal classico dei Black Sabbath, Ronnie James Dio, etc, superandolo, facendo un passo avanti nell’evoluzione stilistica.
EME: Sono un orgoglioso possessore di una delle poche copie su vinile dell'esordio discografico degli Anno Mundi ("Cloister Graveyard In The Snow". Ndr) e lo ritengo un lavoro molto valido. Come detto, conosco già da tempo Alessio e Gianluca e so come suonano e che tipo di persone sono. Recentemente ho fatto amicizia anche con Freddy e ho avuto modo di apprezzarlo musicalmente e umanamente. Di quale altra motivazione potrei aver bisogno?
3)Avete avuto entrambi esperienze in cover band dei Black Sabbath, ma avete anche coltivato esperienze artistiche di natura diversa come i già citati Martiria (Freddy) e Archangel, Compagnia Vega, Aibhill Striga (Emiliano). Potete descriverci brevemente il profilo musicale delle bands a cui avete precedentemente collaborato?
FREDDY: Gli Acting Out, che ho fondato nel 1979, pur avendo materiale proprio, scelsero di presentarsi prevalentemente come cover band. Nel corso degli anni, in questo gruppo sono passati musicisti come Andy Menario, Maurizio Capitini, Federico Maniscalco (tutti e tre con un passato o un presente nei Martiria), Michele Raspanti (Graal, SOS), il batterista Giampaolo Scatozza (oggi apprezzato turnista in Canada).
Successivamente, ho dato vita agli Overlook Hotel con Titta Tani (cantante e batterista molto valido, attualmente in forza ai Goblin di Claudio Simonetti), Paolo Caucci e Fabio Capulli (Phoenix Rising), i quali seguirono la medesima linea, proponendosi come valida cover band.
Nel 2012 i Martiria mi scelsero per sostituire Damien III per il loro quinto disco ed è stato un ritrovarsi tra vecchi amici ma facendo stavolta musica originale, un potente Epic Metal Rock che mi ha dato visibilità internazionale e grandi soddisfazioni personali.
Dal 2013 sono il vocalist dei Bible Black la tribute band di Ronnie James Dio con Alfredo Gargaro (Exiled On Earth), Alessio Brancati (Black Motel Six) e il già citato Michele Raspanti. Una band stellare, un supergruppo italiano, se vuoi, che presenta con grande passione e divertimento brani di R.J. Dio attinti dalla sua carriera solista e anche dal repertorio di Rainbow, Black Sabbath e Heaven and Hell.
EME: Parlando di tributi ai Sabbath, nel 2004 sono stato chiamato come cantante negli Headless Cross, sciolti nel 2006 a causa soprattutto del reclutamento del batterista nel Balletto di Bronzo. Non ci siamo rassegnati e un anno dopo abbiamo fondato di nuovo la tribute band con un'altra formazione e con il nome di Heaven In Black, nella quale sono rimasto fino al 2009. Riguardo le altre band, con Archangel ho collaborato sul primo lavoro, Akallabeth, un concept sul Silmarillion di tipo prog, molto orientato ai '70. Con la Vega, come cantante, ho messo in scena Jesus Christ Superstar e Rocky Horror dal 2002 al 2004. Di recente la compagnia è tornata in attività mettendo nuovamente in scena JCS. Gli Aibhill Striga sono una band di musica originale sempre di stampo sabbathiano, con la quale ho registrato un disco ma purtroppo il trio si è sciolto subito prima della sua pubblicazione.
4)Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un incremento senza precedenti di band orientate sul doom metal o su sonorità peculiaremente sabbatiane; questo filone musicale che da sempre era stato di nicchia si avvicinerà alla saturazione?
FREDDY: È incontestabile l’influenza che i Black Sabbath hanno avuto sulla musica mondiale e tantissimi gruppi, anche famosi, hanno assimilato all’interno della loro musica la lezione dei nostri eroi di Birmingham. Questo è secondo me il punto: assimilare la lezione e tramutarla, arricchirla e riproporla secondo le proprie sensibilità. Se si sarà capaci di fare questo, il genere non vedrà saturazione.
EME: Mi trovo d'accordo con Freddy. I Sabbath hanno posto delle basi ma ci sono tantissimi modi per seguirle ed interpretarle, e non credo siano ancora stati esplorati tutti.
5)Il sound degli Anno Mundi è caratterizzato da sonorità Hard 'n' Heavy Sabbatiane che sconfinano nel progressive rock e in soluzioni compositive tipicamente seventies ricalcando una ricetta musicale tradizionalmente italiana, un discorso artistico iniziato dai Black Hole di “Land Of Mystery” (in assoluto il primo album di Progressive/Doom Metal) , poi da Malombra, Il Segno Del Comando (album omonimo) e, nei mitici 70's, seppur ovviamente senza connotati metal, dai Jacula ed Antonius Rex del Maestro Antonio Bartoccetti. Gli Anno Mundi, nonostante l'approccio unico e personale della loro musica, avvertono la sensazione di costituire oggi una continuità per questa tradizione “Made In Italy”?
ALESSIO: Ti ringrazio del paragone (forse un po' azzardato) con questi giganti del Darksound italico, i quali sono tutti di mio interesse. Nessun dubbio sul fatto che nel nostrano underground vi siano bands che ripropongono una versione "mediterranea" del cosiddetto Sabbath-sound. Personalmente parlando, però, noi Anno Mundi abbiamo deciso semplicemente di realizzare un LP che rispecchiasse marcatamente quelle che sono le nostre influenze musicali, rilette certamente in un'ottica personale. Ne consegue che le musiche sono anche ricche di inserti acustici, influenze psych, innesti prog. Tuttavia, non vorrei apparire pretenzioso, se dico che, almeno come influenza, preferisco gli originali. Del resto, è oltremodo evidente l'influenza che Iommi ha avuto nel mio stile compositivo ed esecutivo: in fondo, in tutti questi anni, il suono della chitarra del Maestro è stato (ed è tuttora) il principale veicolo di espressione di un certo immaginario musicale creato ad arte su muri di chitarra distorta e pesantissima, immaginario scaturito da un certo tipo di disagio sociale vissuto in prima persona nella città industrializzata di Birmingham e, successivamente, estesosi per empatia a tutto il mondo metal, dagli anni '70 in poi.
Riguardo ai gruppi da te citati, qualcosa che suscita grande emotività in me è sicuramente l'opera del grande Antonio Bartoccetti, tanto con Jacula quanto con Antonius Rex. Questo artista è per me inarrivabile, come strumentista e ancora più come compositore di "mondi sonori" tanto complessi, quanto ben riusciti.
6)Personalmente credo nell'importanza dei contenuti tematici dei testi delle canzoni , un aspetto che viene spesso quasi ignorato da varie zine e recensori. Potete spiegarci quali sono le tematiche trattate nei vostri brani?
GIANLUCA: volevamo lasciare la parola ai due nuovi giunti, Freddy ed Emiliano ma, a questa e alla precedente domanda, siamo giocoforza obbligati a rispondere io e Alessio visto che loro sono entrati soltanto recentemente nella formazione.
In genere, parlando dei brani del primo album, è nata prima la musica e solo successivamente il testo, in relazione a ciò che questa musica riusciva ad evocare. Per quanto riguarda le tematiche, gli Anno Mundi ruotano attorno ad un immaginario "Fantastico-Scientifico". Un brano come "Dwarf Planet", ad esempio, parla di argomenti squisitamente scientifici, trattando della de-classificazione di Plutone da "pianeta" a "pianeta nano". Tuttavia, l'argomento è stato affrontato su un piano epico, ove Nettuno, paragonato ad un Re, calpesta l'autorità ben meno rilevante del minuscolo Plutone, fino a renderlo quasi una nullità. Un altro esempio è dato da "God Of Sun" che parla del Sole, adorato come entità divina da numerosi popoli del passato. Ci è piaciuto, però, alludere anche al "potere di distruzione" di questa stella, peraltro molto vicino a quello della bomba all'idrogeno.
Strade ancora diverse sono state percorse per altri testi: uno descrive Doctor Who ("Timelord"), noto personaggio della omonima serie televisiva inglese; un altro è nato da un gioco di ruolo ambientato sul pianeta Venere ("Venus Fight"), ove alcuni eroi sfuggono alla guardia planetaria che sfrutta e schiavizza la classe dei reietti.
In sintesi, i testi del primo album sono certamente legati ad una visione fantastico-immaginifica, decisamente poco ancorata al reale.
Nel secondo album, l'intenzione è quella di abbracciare tematiche più profonde, giacché siamo consapevoli di non poter basare l'intera parte concettuale legandola alla fantascienza, alla tradizione epica e/o fantastica, alla fiction.
7)Tra le vostre ultime notizie emerge la news riguardo la registrazione di un nuovo album: l'orientamento stilistico delle song resterà fedele a quello intrapreso sino ad oggi oppure potremmo aspettarci delle sorprese e cioè un'evoluzione stilistica o approcci musicali differenti?
EME: È ancora un work in progress, ma stiamo pensando di espandere leggermente il raggio d'azione, cominciando ad integrare le inevitabili influenze sabbathiane con altre. Mentre il primo album era caratterizzato da brani composti unicamente da Alessio e Gianluca, il secondo presenterà l'apporto di altri autori, cosa che, certamente, aprirà le porte anche ad altre ascendenze. Un pezzo sarà co-firmato anche dal citato leader dei Graal, Andrea Ciccomartino, mentre Freddy è interessato attivamente alla ideazione di linee vocali. In tal senso, Gianluca e Alessio, aperti a qualsiasi tipo di collaborazione, mi hanno incentivato a portare un mio contributo. Verosimilmente proporrò una mia composizione che prevede una stratificazione di bassi elettrici, originariamente prevista per gli Aibhill Striga, rimasta del tutto inedita.
8)Avete già completato delle incisioni con il nuovo organico della band?
EME: La nuova alchimia della band è stata subito messa alla prova con la registrazione di una versione completamente personalizzata ed “annomundizzata” di Fanfare dei Kiss (tratto dall'album "Music from The Elder"), che sarà inserita in una compilation di cover del gruppo americano, realizzate da bands italiane, di imminente pubblicazione. Allo scopo, tra gli altri, di verificare l'amalgama e il modo di lavorare senza influenze esterne, ho chiesto alla band di occuparmi personalmente di tutta la parte tecnica e del sound engineering, cercando di tirare fuori il meglio da tutti ma lasciando sempre ad ognuno dei ragazzi l'ultima parola sul suono del proprio strumento.
Mi sono trovato benissimo: le soluzioni erano ottime, l'intesa perfetta, le idee molto chiare, insomma, ci capivamo al volo. Lavorare con loro è stato faticoso ma divertente e stimolante: il risultato ci ha lasciati molto soddisfatti e con la giusta carica per i lavori futuri.
9)In futuro la stampa in vinile dei vostri album si avvarrà sempre di un'autoproduzione oppure se ne occuperà la vostra label?
FREDDY: di questioni manageriali si occupa da sempre Gianluca, che è anche il portavoce della band. Quindi forse sarebbe il caso di rivolgere a lui questa domanda.
Posso dire che, al momento, il gruppo è vincolato alla BTF/Earshock soltanto per quanto riguarda la prima fatica discografica. Relativamente alla seconda, mi sembra prematuro fare pronostici o previsioni, giacché stiamo ancora registrando, quindi siamo nel pieno di una fase preliminare. Direi che, una volta che avremo partorito il master, potremo cominciare a ragionarci sopra.
10)Indicativamente quando sara pronto il nuovo full length?
EME: Per i motivi sopra citati, legati alle registrazioni in corso, è prematuro azzardare una data di uscita del nuovo album. Certamente, entro un anno dovremmo avere il master tra le mani.
11)Di fronte all'interesse manifestato dalle etichette discografiche e dal pubblico che vi segue, quali personali aspettative nutrite rispetto alla vostra band?
EME: Confesso che in questo momento sono più concentrato su quello che forse è l'unico aspetto più importante rispetto all'interesse di etichette e pubblico: il divertimento e la soddisfazione di suonare musica che mi piace con tre amici musicisti. Pensando alle aspettative sono dell'idea che la band abbia tutte le qualità necessarie per mantenere vivo questo interesse, in primis l'entusiasmo e l'affiatamento che credo riescano a trasparire in qualche modo.
12)Leggo nei vostri comunicati che siete alla ricerca di un tastierista da inserire nell'organico della band, quali sono i requisiti necessari per suonare negli Anno Mundi?
EME: Principalmente quelle descritte nei comunicati: non necessariamente virtuosi ma con belle idee. Aggiungerei niente pianisti classici e niente tastieristi eccessivamente ampollosi (il che già ne esclude la maggior parte). Ci serve un creatore di atmosfere, un po' come Geoff Nicholls nei Black Sabbath post Ozzy.
13)Sono previste date dal vivo di questa nuova incarnazione della band?
FREDDY: due date a breve:
- lunedì 14 aprile saremo al TRAFFIC, sempre a Roma (via Prenestina 738) di spalla agli svedesi Brutus assieme ad altre valide realtà heavy della capitale (Riti Occulti e Otehi);
- venerdì 6 giugno saremo al CLOSER di Roma (Via Vacuna 98, nei pressi della Stazione Tiburtina) assieme ai Secret Rule, supergruppo in cui militano i citati Andy Menario, Michele Raspanti, Maurizio Capitini e la cantante Angela Di Vincenzo (Circle of Moebius).
Vi ringrazio per avermi concesso questa intervista e auguro agli Anno Mundi di recepire dal loro progetto il massimo delle soddisfazioni e un riscontro positivo dal pubblico e dalla critica.
ANNO MUNDI: Grazie a voi per l'attenzione manifestata al gruppo.
Interview by Simone Pozzolo
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