mercoledì 18 dicembre 2013

Recensione : STONER KEBAB - Simon (2013 CD Santa Valvola Records)

LINE UP
Claudio Merlo (Guitars)
Frullani Alberto (Guitars and vox)
Roba Alberto (Bass and Vox)
Sergio Roba (Drums)

TRACKLIST
1 - St. Lucy
2 - Mad Donna
3 - My Cold Jackson
4 - Sex Sex Sex
5 - New Evil Through Evil
6 - The Monster 
7 - ?

La storia di questo gruppo? La biografia proposta all'interno delle loro pagine non vi chiarirà certo le idee: formazioni che si intrecciano, compositori che non registrano, esecutori che non compongono. A diradare tutto questo caos (voluto) bastano i ringraziamenti a chi iniziò tutto con Chapter Zero, il loro primo lavoro, datato 2005. Dopo otto anni e altre due uscite, abbiamo tra le mani Simon, il nuovo capolavoro degli Stoner Kebab.
Si tratta di un concept album: sei tracce (più una ghost track incastrata tramite dei riferimenti cabalistici) che ripercorrono l'esistenza di Simon, il protagonista di questa fantastica - quanto attuale - storia.
Il primo pezzo, St Lucy, esordisce etereo e scintillante: Simon, il Messia, è nato. Presto l'innocenza dell'esordio si trasformerà in quella che è la vera essenza del protagonista, sottolineata da un brusco passaggio sonoro che riempirà le vostre casse di fango e volume, fino al fantastico intreccio di voci del finale - che sa un pò di "Metallica" - e paleserà il triste futuro di Simon. Il primo brano si conclude rivelando la curatissima produzione di questo disco, che porta ai massimi livelli le intenzioni della band, la dinamica tra i passaggi e il muro di suono creato dal basso, componente essenziale dell'intero disco.
La pazzia di Mad Donna, la madre di Simon, è la stessa che vi travolgerà sin dalle prime note, ruvide, tirate e cattive. Si va avanti con My Cold Jackson, il Diavolo in persona, l'oscuro corruttore che prima terrorizza e poi ammalia, una visione racchiusa dentro un passaggio dove a spiccare è il suono naturale e cristallino della batteria, che ricorda alcune soluzioni tipiche dei Neurosis.
Questo fantastico concept album mette a nudo l'intimità di Simon, oltre la porta della sua camera, in profondità fin dentro le sue perversioni: Sex Sex Sex. In questo brano la musica e le parole ci restituiscono una nitida immagine di quello che sta succedendo in due parole: grottesco e geniale.
New Evil, Trough Evil segna il decadimento mentale di Simon, e alterna sonorità arrancanti e claustrofobiche a voci sincopate di stampo hardcore. Si va in chiusura con The Monster, la quale intenzione è quella di essere ossessiva e ipnotica, di chiudervi dentro un labirinto sonoro e di uscirne solo grazie ad una soluzione, che questa volta non toccherà a me svelare...
Simon è un disco davvero profondo e pieno di spunti, un concept album avvincente e studiato alla perfezione che, grazie anche alla grandissima capacità degli Stoner Kebab di ricreare delle atmosfere altamente descrittive, riuscirete  ad immaginare tutto ciò che i testi vi stanno raccontando e: un compito che non è da poco.
La produzione e la scelta dei suoni è matura e ad altissimi livelli, distaccandosi dagli già ottimi lavori proposti in precedenza, che hanno permesso agli Stoner Kebab di portare alta la bandiera italiana all'estero, ottenendo un grande successo.

Words by Antonio Painkiller

SANTA VALVOLA RECORDS

STONER KEBAB

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