Vi presento la seguente intervista rivolta a Lord Daniel Moloch Omunghus dei Disharmonic, svoltasi nel tentativo di mettere in luce la spessa coltre di oscurita' e di mistero che avvolge da ormai 16 anni questa band di Pordenone , i DISHARMONIC propongono oggi un interessante EP "Il Rituale Dei Non Morti" caratterizzato da sapori occulti e funerei .
1) Ciao Daniel , innanzitutto potresti trascrivere
una breve biografia del vostro progetto ?
Come Disharmonic nasciamo nel 1998 a
Pordenone nel nord-est italiano.
Fondati dal rispettivo batterista Lord
Daniel Omungus e chitarrista Sir. Robert Baal.
Il volere era di
portare nella scena un qualcosa di innovativo per il luogo e di
suonare qualcosa di veramente sulfureo.
I primi passi ci portarono ai primi
lavori, come “Infernal Messengers” e “The Gates Of Death” , rispettivamente dei demo marcatamente black metal vecchia scuola.
Il primo passo vero e proprio fu “The
Black Dance Of Evil Spirits” ormai un decennio fa circa.
Il ritorno dopo anni con "Carmini Mortis" nel 2011 completamente rinnovati, con uno stile assolutamente
personale, sino all’EP suite “il rituale dei non morti” forti
di una ottima collaborazione con Black Massacre studio e Beyond
Productions.
2) Antecedentemente
alla fondazione dei disharmonic, avete militato in altre band ?
Solo qualcosa di
nettamente minoritario nel 1997, poi da li in poi ci siamo dedicati solo
per l’arte disarmonica.
3) Quali sono le
caratteristiche che distinguono le uscite discografiche precedenti dal
vostro nuovo album ?
La sonorità ora è
decisamente più ricca e possente, mantenendo sfumature black da
dove deriviamo. Ovviamente ascoltando il primo lavoro sino ad ora, si
sente una immensa evoluzione, che volevamo mantenere con il medesimo
nome, come evoluzione di noi stessi e della nostra creatura
artistica.
Con Carmini Mortis c’è stato un rinnovamento completo, innovativo, ma volevamo anche mantenere vive le nostre radici, ed il percorso da dove siamo partiti anni addietro con i Disharmonic.
Con Carmini Mortis c’è stato un rinnovamento completo, innovativo, ma volevamo anche mantenere vive le nostre radici, ed il percorso da dove siamo partiti anni addietro con i Disharmonic.
4) Nel nuovo Ep “Il
Rituale Dei Non Morti”, quali sono gli elementi che potrebbero
rappresentare un evoluzione o un progresso rispetto al passato ?
L’ EP non è
altro che una costola di Carmini Mortis, ed è ancora legato al primo
lavoro dell’evoluzione, probabilmente in futuro uscirà tutto
insieme, come doveva essere.
5) L'Ep sembrerebbe
tuttavia una sorta di mini-concept diviso in tre capitoli, puoi
illustrarci come si articolano i tre brani ? Qual è il legame col
precedente “carmini mortis” ?
La suite racchiude tre atti, dove il
tre sta a rappresentare un numero perfetto per eccellenza, racchiude occulti arcani, che nei tempi
del rituale si distinguono in apertura, interludio e conclusione.
La composizione, le tempistica rituale
per l’incisione è stata la stessa, risalgono allo stesso periodo.
Il legame tra i due lavori è la morte,
l’apertura causa il dolore della paura, l’interludio il malessere
dell’esistere, la conclusione segue nella vita che ritorna.
6)Talvolta le bands
coniano una terminologia per identificare il proprio sound, nel
vostro caso “Occult Ritualistic Doom Metal” , puoi spiegarci
questa definizione ?
Penso che tutti
cerchino di essere unici, ma tra riuscirci ed esserlo c’è una gran
differenza, la definizione data è il cercare
d’essere unici, alcuni rituali sono molto presenti nei nostri
lavori, nulla è mai lasciato al caso, come
tempistiche, fasi lunari e momenti propizi.
7)Quali sono le
vostre principali influenze musicali ? Che musica ascoltano i
Disharmonic?
Sono molte le nostre influenze,
progressive rock, colonne sonore, black metal, jazz.
Personalmente ascolto generi molto
diversi ma che se analizzati poi così diversi non sono,se non in sonorità, comunque
diciamo che i disharmonic ascoltano: rock di derivazione oscura,
jazz, classica fino a spostarci all’estremo.
Tutta la musica è interessante e nello stesso tempo non lo è.
Tutta la musica è interessante e nello stesso tempo non lo è.
8) Nei testi trattate
tematiche riguardanti la Morte e la vita dopo di essa ?
Sicuramente, in questa suite, che poi è
la chiusura di Carmini Mortis , la morte si tramuta in vita e viceversa, è l’infinito
dell’essere.
Carmini Mortis è un inno alla morte,
declamato in varie forme e situazioni, altre volte in tempistiche
spazio temporali.
9) Questi argomenti
sono tipici di bands italiane (Abysmal Grief , Antonius Rex, Jacula ,
Tony Tears , etcc. ) che non necessariamente propongono doom metal ,
ma appartengono ad una realta' musicale di nicchia definita “Italian
Dark Sound” , avvertite una vostra appartenenza a questo movimento
musicale oppure ritenete soltanto di condividerne alcuni contenuti ?
Credo che un
qualcosa venga condiviso, visto che tutti suoniamo, poi che le
visioni ed i livelli artistici siano diversi e un altro fatto.
Ognuno cerca di rappresentarsi e
rappresentare quello che è, la differenza di questo è; volerlo essere ed esserlo.
Credo che l’appartenenza “all’Italian
Dark Sound” sia stato solo un caso, anche se nutro una personale
stima verso le band che sopra hai elencato.
10) Qual è la
vostra personale idea sulla morte ? La vostra musica è un
espressione esclusivamente artistica e quindi musicale oppure è
anche una espressione concettuale ?
La morte è
incognita della vita, l’ignoto della vita. Tento di focalizzare
varie sensazioni tra i culti e le paura che divorano me stesso.
11) Quando un
artista rappresenta immagini negative come la morte, cosa riesce a
trasmettere di se stesso ?
La morte non è
altro che il termine della vita stessa, affascinante è; quando
l’uomo decide d’accompagnarla.
12) Solitamente CD e
vinile vengono pubblicati in due diversi edizioni mentre nel caso di
“Il Rituale Dei Non Morti” coincidono nella stessa edizione, puoi
motivarci il perche di questa scelta ?
Abbiamo voluto
portare la bellezza del vinile anche per chi magari non supporta il
formato, così ormai in balia di mode e ritorni, quindi
accompagnandolo dal cd è più appetibile.
13) Quali sono i
progetti futuri dei Disharmonic ?
Ci sono novità; un
album che uscirà spero per fine anno, sempre in casa beyond
productions.
Ti ringrazio per l'intervista concessami , complimentandomi per l'ottimo lavoro svolto e augurando Disharmonic un buon successo e soddisfacenti riscontri da critica e fans.
Ringrazio chi negli anni ci ha sempre
seguito e nuovi fans che ci aiuteranno ad espandere il verbo della
disarmonia. Esprimo gratitudine anche a “Italian Doom Metal” per
l’intervista.
Lord Daniel
Omunghus
Interview by Simone Pozzolo
DISHARMONIC
BEYOND... PROD
MASTERPIECE DISTRIBUTION
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