martedì 27 maggio 2014

Intervista a Lord Daniel Moloch Omunghus dei DISHARMONIC


Vi presento la seguente intervista rivolta a Lord Daniel Moloch Omunghus dei Disharmonic, svoltasi nel tentativo di mettere in luce la spessa coltre di oscurita' e di mistero che avvolge da ormai 16 anni questa band di Pordenone , i DISHARMONIC propongono oggi un interessante EP "Il Rituale Dei Non Morti" caratterizzato da sapori occulti e funerei .

1) Ciao Daniel , innanzitutto potresti trascrivere una breve biografia del vostro progetto ?

Come Disharmonic nasciamo nel 1998 a Pordenone nel nord-est italiano.
Fondati dal rispettivo batterista Lord Daniel Omungus e chitarrista Sir. Robert Baal. 
Il volere era di portare nella scena un qualcosa di innovativo per il luogo e di suonare qualcosa di veramente sulfureo.
I primi passi ci portarono ai primi lavori, come “Infernal Messengers” e “The Gates Of Death” , rispettivamente dei demo marcatamente black metal vecchia scuola.
Il primo passo vero e proprio fu “The Black Dance Of Evil Spirits” ormai un decennio fa circa.
Il ritorno dopo anni con "Carmini Mortis" nel 2011 completamente rinnovati, con uno stile assolutamente personale, sino all’EP suite “il rituale dei non morti” forti di una ottima collaborazione con Black Massacre studio e Beyond Productions.    


2) Antecedentemente alla fondazione dei disharmonic, avete militato in altre band ?
Solo qualcosa di nettamente minoritario nel 1997, poi da li in poi ci siamo dedicati solo per l’arte disarmonica.
3) Quali sono le caratteristiche che distinguono le uscite discografiche precedenti dal vostro nuovo album ?
La sonorità ora è decisamente più ricca e possente, mantenendo sfumature black da dove deriviamo. Ovviamente ascoltando il primo lavoro sino ad ora, si sente una immensa evoluzione, che volevamo mantenere con il medesimo nome, come evoluzione di noi stessi e della nostra creatura artistica.
Con Carmini Mortis c’è stato un rinnovamento completo, innovativo, ma volevamo anche mantenere vive le nostre radici, ed il percorso da dove siamo partiti anni addietro con i Disharmonic.
4) Nel nuovo Ep “Il Rituale Dei Non Morti”, quali sono gli elementi che potrebbero rappresentare un evoluzione o un progresso rispetto al passato ?
L’ EP non è altro che una costola di Carmini Mortis, ed è ancora legato al primo lavoro dell’evoluzione, probabilmente in futuro uscirà tutto insieme, come doveva essere.

5) L'Ep sembrerebbe tuttavia una sorta di mini-concept diviso in tre capitoli, puoi illustrarci come si articolano i tre brani ? Qual è il legame col precedente “carmini mortis” ?

La suite racchiude tre atti, dove il tre sta a rappresentare un numero perfetto per eccellenza, racchiude occulti arcani, che nei tempi del rituale si distinguono in apertura, interludio e conclusione.
La composizione, le tempistica rituale per l’incisione è stata la stessa, risalgono allo stesso periodo.
Il legame tra i due lavori è la morte, l’apertura causa il dolore della paura, l’interludio il malessere dell’esistere, la conclusione segue nella vita che ritorna.   
6)Talvolta le bands coniano una terminologia per identificare il proprio sound, nel vostro caso “Occult Ritualistic Doom Metal” , puoi spiegarci questa definizione ?
Penso che tutti cerchino di essere unici, ma tra riuscirci ed esserlo c’è una gran differenza, la definizione data è il cercare d’essere unici, alcuni rituali sono molto presenti nei nostri lavori, nulla è mai lasciato al caso, come tempistiche, fasi lunari e momenti propizi.

7)Quali sono le vostre principali influenze musicali ? Che musica ascoltano i Disharmonic?

Sono molte le nostre influenze, progressive rock, colonne sonore, black metal, jazz.
Personalmente ascolto generi molto diversi ma che se analizzati poi così diversi non sono,se non in sonorità, comunque diciamo che i disharmonic ascoltano: rock di derivazione oscura, jazz, classica fino a spostarci all’estremo.
Tutta la musica è interessante e nello stesso tempo non lo è.

8) Nei testi trattate tematiche riguardanti la Morte e la vita dopo di essa ?

Sicuramente, in questa suite, che poi è la chiusura di Carmini Mortis , la morte si tramuta in vita e viceversa, è l’infinito dell’essere.
Carmini Mortis è un inno alla morte, declamato in varie forme e situazioni, altre volte in tempistiche spazio temporali.

9) Questi argomenti sono tipici di bands italiane (Abysmal Grief , Antonius Rex, Jacula , Tony Tears , etcc. ) che non necessariamente propongono doom metal , ma appartengono ad una realta' musicale di nicchia definita “Italian Dark Sound” , avvertite una vostra appartenenza a questo movimento musicale oppure ritenete soltanto di condividerne alcuni contenuti ?
Credo che un qualcosa venga condiviso, visto che tutti suoniamo, poi che le visioni ed i livelli artistici siano diversi e un altro fatto.
Ognuno cerca di rappresentarsi e rappresentare quello che è, la differenza di questo è; volerlo essere ed esserlo.
Credo che l’appartenenza “all’Italian Dark Sound” sia stato solo un caso, anche se nutro una personale stima verso le band che sopra hai elencato.  

10) Qual è la vostra personale idea sulla morte ? La vostra musica è un espressione esclusivamente artistica e quindi musicale oppure è anche una espressione concettuale ?
La morte è incognita della vita, l’ignoto della vita. Tento di focalizzare varie sensazioni tra i culti e le paura che divorano me stesso.
11) Quando un artista rappresenta immagini negative come la morte, cosa riesce a trasmettere di se stesso ?
La morte non è altro che il termine della vita stessa, affascinante è; quando l’uomo decide d’accompagnarla.
12) Solitamente CD e vinile vengono pubblicati in due diversi edizioni mentre nel caso di “Il Rituale Dei Non Morti” coincidono nella stessa edizione, puoi motivarci il perche di questa scelta ?
Abbiamo voluto portare la bellezza del vinile anche per chi magari non supporta il formato, così ormai in balia di mode e ritorni, quindi accompagnandolo dal cd è più appetibile.
13) Quali sono i progetti futuri dei Disharmonic ?
Ci sono novità; un album che uscirà spero per fine anno, sempre in casa beyond productions.
Ti ringrazio per l'intervista concessami , complimentandomi per l'ottimo lavoro svolto e augurando Disharmonic un buon successo e soddisfacenti riscontri da critica e fans.
Ringrazio chi negli anni ci ha sempre seguito e nuovi fans che ci aiuteranno ad espandere il verbo della disarmonia. Esprimo gratitudine anche a “Italian Doom Metal” per l’intervista.
Lord Daniel Omunghus

Interview by Simone Pozzolo

DISHARMONIC

BEYOND... PROD

MASTERPIECE DISTRIBUTION

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